La Stipsi…facciamo un po’ di chiarezza..

Che cosa è? Per stipsi si intende una diminuzione della frequenza delle evacuazioni dell’intestino a cui spesso è associata una modificazione delle feci che possono diventare molto dure o di scarsa quantità.

Quando si può parlare di stitichezza? è sicuramente sbagliato ritenere di essere stitici se l’intestino non si libera ogni giorno. In genere si parla di stitichezza quando le evacuazioni non raggiungono le due o tre volte alla settimana, si verificano a fatica, con dolore, lasciando una sensazione di svuotamento incompleto.

Quali sono le principali cause? Le abitudini intestinali dipendono soprattutto dallo stile di vita, in particolare dalla dieta. È ben noto infatti che un’alimentazione povera di frutta, verdura fresca e di liquidi rallenta il transito intestinale. Inoltre molti fattori esterni possono modificare la frequenza delle evacuazioni come i periodi di stress intenso, cambiamenti climatici o della dieta e diminuzione dell’attività fisica quotidiana (sedentarietà). Non di minore importanza è la stipsi indotta da farmaci come antidepressivi, antiacidi, antipertensivi, ipoglicemizzanti ecc.

Quale fascia di età è più colpita da questa patologia? le persone anziane sono più soggette a queste problematiche per una riduzione della tonicità della muscolatura intestinale, per il rallentamento del metabolismo, per una maggiore sedentarietà e per le cure farmacologiche. Ciò non toglie che vengano colpiti anche i giovani che il più delle volte risolvono il problema modificando le abitudini alimentari , e i bambini soprattutto durante il passaggio dal latte alle prime pappe.

Quali possono essere i rimedi a questa patologia? In primo luogo l’adozione di una dieta ricca di fibre, l’assunzione quotidiana di elevate quantità di liquidi (1,5/2 litri di acqua), lo svolgimento di un’attività fisica costante ( ad esempio passeggiare ogni giorno per 40-60 minuti) e l’evitare di rinviare lo stimolo a defecare quando si presenta. Molto utile spesso risulta anche l’assunzione di probiotici, per riequilibrare la flora batterica intestinale e di integratori di fibre. Nel momento in cui il problema non si risolve nel giro di quattro/cinque giorni si può far ricorso ai lassativi. Attenzione! Questi ultimi devono essere considerati come una soluzione di emergenza, l’impiego può essere effettuato per pochi giorni evitando assolutamente l’uso costante perché possono causare dipendenza, irritazioni, dolori addominali e alterazioni della funzionalità intestinale.

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