Dormire male non aiuta a vivere meglio

 

Cosa si intende per insonnia? L’insonnia è un insieme di disturbi del sonno: difficoltà di addormentamento, interruzioni del sonno o risvegli precoci, sensazione di non aver dormito bene. Coinvolge il 35% delle persone con età superiore ai 35 anni, soprattutto di sesso femminile, che  lamentano durante il giorno difficoltà di concentrazione, problemi di memoria, irritabilità, affaticamento.

Quanti tipi di insonnia esistono? L’insonnia può essere transitoria: provocata da uno stress di breve durata, si protrae per meno di tre giorni; a breve termine: causata da uno stress personale, si manifesta in arco di tempo che va da tre giorni a tre settimane; a lungo termine: perdura da più di tre settimane senza una causa specifica.

Quali sono le cause? Per l’insonnia primaria non esiste nessuna causa specifica, è di più difficile risoluzione ed è spesso necessario un supporto psicologico, l’insonnia secondaria è legata a problemi fisici (sindrome delle gambe senza riposo, ansia).

Quale è il trattamento farmacologico convenzionale? I farmaci di prima linea sono le benzodiazepine, il cui utilizzo è rigorosamente subordinato alla prescrizione medica. Questi farmaci inducono un sonno artificiale, non sono prive di effetti collaterali  (sedazione, rallentamento dei riflessi, cefalee) e portano a dipendenza fisica e psichica tanto che se si sospende bruscamente la terapia si possono verificare vere e proprie crisi di astinenza( sudorazione, ipotensione, insonnia).

Cosa ci offre la medicina naturale? Tra i rimedi naturali più largamente impiegati per i disturbi del sonno c’è la valeriana che riduce il tempo di addormentamento e migliora la qualità del sonno nelle prime ore della notte con un profilo di tossicità ridotto; la melissa che è in grado di indurre uno stato di rilassamento che predispone al sonno, l’escolzia che facilita l’addormentamento, la passiflora e il biancospino che vantano proprietà rilassanti e calmanti sul sistema nervoso centrale, la ben nota camomilla, il luppolo ecc. Pareri discordanti ci sono sulla reale efficacia nell’insonnia della melatonina, ormone prodotto dalla ghiandola pineale. Quali sono le regole che favoriscono un buon riposo notturno? Abituarsi ad andare a letto e a svegliarsi sempre agli stessi orari, preferire pasti serali leggeri e a basso contenuto di grassi e proteine, andare a letto solo quando si ha sonno e dopo aver bevuto una tisana calda o un bicchiere di latte, evitare di svolgere nelle ore serali intense attività fisiche o mentali, non utilizzare sostanze eccitanti (caffè, coca cola).

Vai all'inizio della pagina